Terre del tufo

Lasciata alle spalle la pianura e la costa, il paesaggio comincia a farsi più movimentato: le dolci colline delle Terre del Tufo si estendono all’orizzonte, coperte da vigne e oliveti, pascoli per le pecore e boschi di querce, sughere e lecci. Chi visita questa zona ha la sensazione di fare un viaggio nel tempo: un territorio poco antropizzato, ma abitato fin dalla preistoria.

Le Terre del Tufo sono state modellate da alcune delle più raffinate civiltà dell’antichità, dagli Etruschi ai Romani, fino al Medioevo e al Rinascimento dei Medici. I borghi, arroccati sulle colline o adagiati su pianori tufacei, sono circondati da profondi corsi d’acqua che li rendevano praticamente inespugnabili. L’area comprende località celebri come Scansano, Manciano, Saturnia, Montemerano, Pitigliano, Sorano, Sovana e Vitozza.

Grazie al suo isolamento, questo angolo di Maremma conserva un patrimonio archeologico unico: le Vie Cave, percorsi semi-sotterranei scavati nel tufo che collegavano città etrusche, necropoli e luoghi sacri. Dichiarate “bene di interesse mondiale da tutelare”, le Vie Cave e le numerose grotte e necropoli rappresentano uno scenario irripetibile. L’antica Via Clodia, che collegava Roma a Saturnia, permette ancora oggi di percorrere tratti dell’originario basolato romano, testimone di un passato commerciale e termale straordinario.

Zona di origine vulcanica, le Terre del Tufo sono ricca di acque termali, tra cui spicca la celebre Saturnia, dove è possibile rigenerare corpo e mente immersi nelle sorgenti naturali.

Questa zona della Toscana è anche luogo di eccellenze gastronomiche: dal Morellino di Scansano ai formaggi locali, dai tortelli maremmani all’acquacotta, senza dimenticare il cinghiale. Un territorio da esplorare lentamente, a piedi, in e-bike o a cavallo, assaporando ogni dettaglio. Le soste in agriturismi, trattorie o piccoli borghi permettono di immergersi nella vita autentica del luogo, ascoltando storie locali e degustando vini tipici.